Museo Egizio - le sale di Tutankhamon

Il più rinomato tra i sovrani egizi, Tutankhamon era un faraone minore che regnò per soli nove anni (1336-1327 a.c.). Morì diciottenne per cause sconosciute, probabilmente assassinato, anche se recenti scoperte ed argomentazioni molto discusse sostengono di essere deceduto a casua di un semplice incidente di caccia.

Genero ed erede del faraone "eretico" Akhenaton, il suo nome fu cancellato dai monumenti e non avrebbe ottenuto che una nota in calce alle pagine della storia dell'antico Egitto, se non fosse per la sua tomba rimasta inviolata fino al 1922, quando Howard Carter la scoprì. Dei favolosi tesori rinvenuti caoticamente affastellati all'interno dell'ipogeo - la cui catalogazione e la cui rimozione richiesero quattro anni sono esposti 1700 oggetti.

Tutankamon
La maschera funeraria di Tutankhamon

Entrando nella Sala 45 si passa tra due statue del re-fanciullo a grandezza naturale, eseguite in legno dorato ricoperto di resina nera, che si ergevano a custodi nell'anticamera, ai lati dell'ingresso celato della camera funeraria del re. Molti degli oggetti presentati in questa prima sezione sono connessi alla caccia, come gli scudi di pelle di leopardo e un cofanetto ligneo raffigurante il re intento a cacciare scena che documenta la ricca varietà della fauna esistente un tempo in Egitto.

La Sala 35 è traboccante di statuette, incluse figure di divinità, deposte nella tomba per proteggere il re, e alcune delle oltre 400 immagini funerarie, dette ushabti: effigi di Tutankhamon in miniatura, destinate a sostituirlo nel lavoro dei campi dell'Aldilà. In questa Sala si trova anche il trono caratterizzato da zampe e protomi di leone, placcato d'oro e intarsiato di paste vitree e pietre dure; lo schienale reca una scena policroma in cui la regina cosparge la spalla del re con un unguento.

La Sala 15 presenta modelli di imbarcazioni riccamente attrezzate per gli spostamenti del re nell'aldilà, ma la maggiore attrazione per il pubblico inizia nella Sala 10, dove sono conservati i tre letti funerari a forma di animale.

Sempre in questa sale è esposta anche il pregiatissimo cofanetto di alabastro: durante lo svolgimento dell'imbalsamazione i visceri rimossi dal corpo erano generalmente deposti in vasi detti "canopi", di cui si ravvisano i quattro coperchi che riproducono le fattezze di Tutankhamon.

Questo contenitore per canopi era a sua volta racchiuso nel santuario dorato presentato nell'immagine a destra, protetto dalle quattro dee, Iside, Neith, Nefti e Serqet, le quattro cappelle in legno dorato, disposte l'una dentro l'altra come bambole russe, contenevano a loro volta una serie di sarcofagi a protezione del corpo del faraone; l'alveo rettangolare esterno di quarzite si trova tuttora nella tomba della Valle dei Re.

La Sala 3 presenta due dei tre sarcofagi antropoidi interni, il mediano, di legno laminato d'oro e intarsiato di pietre dure, e il più interno, d'oro massiccio del peso di 200 chilogrammi circa. Quest'ultimo, il più prezioso, racchiudeva il corpo di Tutankhamon, il volto adorno della straordinaria maschera funeraria esposta al centro della Sala.

Realizzata completamente in oro massiccio ed ornata con pietre dure, ritrae le fattezze idealizzate del giovane re, i cui occhi realizzati in quarzo e ossidiana sono cerchiati di lapislazzuli e sormontati da sopracciglia dello stesso materiale.

A destra, la Sala 2 mostra i reperti trovati nelle tombe regali di Tanis nel Delta: sepolture intatte di sovrani della XXI-XXII Dinastia, riportate in luce nel 1939. Tra gli oggetti più interessanti è il sarcofago antropoide a testa di falco in argento del faraone Sheshonq II, successore di Psusenne I (1039-991 a.c. circa) nella cui tomba fu scoperto. A sinistra, nella Sala 4, sono esposte alcune tra le più pregevoli opere di oreficeria dell'antico Egitto accanto a reperti di Epoca Greco-Romana, rinvenuti nelle Oasi del Deserto Occidentale.