Il mercato dei cammelli di Birqash

Contrariamente a quanto molti possano pensare, i cammelli non sono originari dell'Egitto ma vi furono introdotti nel paese probabilmente dai persiani o dai Tolomei nel VI secolo a.C. La loro assenza dalle opere d'arte dell' epoca dei faraoni fa pensare che erano sconosciuti nell'antico Egitto.

Diventati sempre più necessari per lo svolgimento della vita quotidiana i cammelli vengono importati a migliaia dal vicino Sudan e portati a Birqash, il principale mercato di cammelli, che si è trasferito qui dal Cairo nel 1995.

Durante il loro viaggio dal Sudano, la prima tappa verso il mercato è a Daraw, a nord di Assuan, da cui un gran numero di animali viene trasportato su camion fino a Birqash.

Le contrattazioni avvengono ogni giorno, ma sono più intense al venerdì. Le trattative cominciano all'alba e gli affari sono già conclusi prima delle nove: si consiglia perciò di partire presto. Arrivarci con i mezzi pubblici è complicato, perché non ci sono mezzi diretti, quindi la soluzione migliore è prenotare un taxi per l'intera mattinata.

I mercanti hanno un aspetto serio, sono vestiti in galabira (tuniche) e turbanti e stanno in gruppi o seduti su stuoie intorno a vassoi con teiere, e trattano sul prezzo, mentre i mandriani tengono allineate le bestie. Ogni cammello è venduto con un libretto ufficiale in cui sono indicati stato di salute, età e provenienza, riconoscibile attraverso i marchi impressi sulla pelle. Secondo i mandriani, un buon cammello ha la gobba pronunciata e le ossa robuste.