Khan el Khalili

L'inizio classico della visita del Cairo islamico comincia dal grande  bazar medievale di Khan al Khalili, il cuore commerciale del quartiere. Per raggiungerlo dal centro della città, potete partire da Midan Ataba e percorrere circa un chilometro a piedi lungo l'affollata Sharia Muski, o, se il tempo non vi permette questa passeggiata, potete optare per una breve corsa in taxi attraverso i viadotti di Sharia El-Azhar. In un modo o nell'altro vi troverete in Midan El Hussein, ai margini di uno dei più antichi quartieri commerciali del mondo, il bazar di Khan el-Khalili: il Cairo di Ali Babà e Aladino, pervaso dalle frastornanti contrattazioni.


Le spezie del Khan el-Khalili

Oggi il Khan si estende su un'area molto ampia, piena di mercati nei quali si può trovare di tutto, dai souvenir alle spezie locali. Le strade principali che portano alle antiche porte della città sono sempre affollate di commercianti e turisti, ma sono le strette corsie del vecchio mercato dell'area originaria le più suggestive del mercato. Questa zona presenta inoltre interessanti moschee ed edifici antichi.

è la versione reale del bazar orientale delle favole, dove bigiotterie in oro, argento, ottone e rame luccicano seducenti nei stanzini angusti. L'aria ha l'odore pungente delle spezie colorate, raccolte in sacchi di juta. Il labirinto di viuzze coperte da una tettoia di tela che protegge dal sole è stipato di negozi che vendono le merci più diverse. Qui si pratica ancora l'artigianato tradizionale egiziano come la tintura di stoffe, il cucito e l'intaglio.

Costruito nel 1382 da Garkas al-Khalili, scudiero del sultano Barquq, Khan al Khalili è uno dei più grandi bazar del Medio Oriente. Fu distrutto nel XVI secolo, ma l'area rimase il centro commerciale della città. Le testimonianze più antiche del bazar sono rappresentate da grandi portali in pietra risalenti al XVI secolo. Curiosamente, la tipologia delle merci offerte nei secoli è in larga misura la stessa. Ovviamente, non troverete più il mercato degli schiavi, chiuso nel 1870, né seta, gioielli o diamanti, ma il commercio delle stoffe è tuttora importante. La fragranza delle spezie è onnipresente, specie io Sharia El Muizz li-Dio Allah, dove le botteghe sono colme di colorati aromi in polvere e sacchi di sementi e legumi.

Qualsiasi cosa stiate comprando, preparatevi a contrattare. è un rituale valido tanto per i clienti egiziani quanto per i turisti. Non vi sono regole ferree, tranne una: se non negoziate, vi sono serie probabilità di pagare per l'oggetto in questione una cifra molto superiore al suo valore. Se vedete un articolo che vi piace, confrontatene il prezzo in vari negozi. Una volta decisa la somma che siete disposti a pagare, tornate e contrattate. Tenete presente che se il negoziante non vi viene incontro sul prezzo, potete sempre andarvene.

Per riprendervi dalle fatiche degli imbonimenti, riposatevi al Café Fishawi, la più antica e famosa sala da caffè del Cairo. Dietro l'angolo si trova un raffinato caffè per turisti, intitolato a Mahfuz; l'interno, dotato di aria condizionata, rappresenta un mondo lontanissimo da quello descritto nelle opere dello scrittore, ma è un buon posto per un rinfresco.
Il ristorante Khan el-Khalili, nello stesso edificio, è una valida alternativa per la sera.

Per vedere come probabilmente era in origine il khan di El- Khalil, dovreste attraversare Sharia El-Ahzar immettendovi nel sottopassaggio pedonale di Midan El-Hussein e visitare la Wikala di El-Ghuri. La wikala è una versione più imponente del khan. Il Cairo ha posseduto contemporaneamente oltre 350 di tali strutture, ma fra le poche rimaste a tutt'oggi, quella di El-Ghuri è la meglio conservata.