Monastero di San Mercurio

A Nord-ovest della moschea di Amr ibn al-Aas sorge un complesso formato da tre chiese e un convento.

Il luogo è cinto da alte mura e vi si accede da un piccolo ingresso sulla strada principale. Questa strada porta ad un stretto vicolo che collega i vari edifici. Il monastero è dedicato a un legionario romano martire e risale all'inizio del VI secolo, ma fu distrutto e ricostruito in più occasioni.

La costruzione principale del complesso è la chiesa dedicata a San Mercurio, che nella versione attuale risale al 1176. Fu distrutta in un incendio quando Vizier Sha war, signore supremo della dinastia dei Fatimidi, ordinò che Fustar fosse rasa al suolo.

La chiesa è oggi una testimonianza di arte copta ricca di splendidi affreschi, una bellissima collezione di icone e un baldacchino d'altare in legno intarsiato. Nella navata nord una scalinata porta nella piccola cripta dove si tramanda che nel IV secolo l'asceta San Barso il Nudo trascorse gli ultimi 20 anni della sua vita con l'unica compagnia di un serpente.

Le altre due chiese del complesso, la chiesa della Santa Vergine e la chiesa di San Shenouda, sono entrambe aperte ai turisti, ma il convento di San Mercurio è tuttora abitato dalle suore e non è accessibile al pubblico.

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