Moschea di Sayyidna al-Hussein

Una delle moschee più importanti di tutto l'Egitto, così sacra da essere aperta solo ai musulmani. Centinaia di fedeli vengono qui ogni giorno per pregare e al venerdì sono quasi dieci mila.

La Moschea di  Sayyidna al-Hussein fu costruita nel 1870 per sostituire una moschea del XII secolo e si ritiene che conservi una delle reliquie più sacre di tutto l'Islam: la testa di Al-Hussein, nipote del profeta Maometto.

Dopo la morte del profeta nell'anno 632 d.C., il califfato passò sotto il controllo del clan degli Omayyadi.

Il genero del profeta Ali, impugnò le armi sostenendo di essere il successore naturale e fu ucciso. Suo figlio, Al-Hussein, organizzò una rivolta ma morì nel 680 d.C. nella battaglia di Kerbala, in Iraq, dove si dice riposi il suo corpo. L'Islam è tuttora diviso tra i seguaci di Al-Hussein, i sciiti e i sunniti, che ritennero gli Omayyadi i legittimi successori di Maometto. Nell'annuale Moulid di Al Hussein di dieci giorni e nelle altre festività, Midan al-Hussein è invasa da migliaia di fedeli.

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