Il Museo dei Gioielli Reali

L'edificio del Museo dei Gioielli Reali di Alessandria fu costruito in origine  per la nipote di Mohammed Ali, la principessa Fatima el-Zaharaa, usato successivamente come sede da re Farouk. Si narra che il re, noto per la sua debolezza nei confronti delle donne e del gioco d'azzardo, una notte del 1951, durante la luna di miele con la seconda moglie, ha perso al gioco del baccarat ben 150.000 dollari. L'anno successivo segnò la fine della classe dirigente egiziana. In seguito al colpo di stato del 1952, la famiglia reale venne spogliata dai possedimenti, perdendo anche la villa che oggi ospita il museo.

Il museo vanta una ricca collezione di gioielli, provenienti dal periodo del governo di Mohammed Ali e fino all'inizio del XIX secolo e al regno di re Farouk. Tra i pezzi più importanti figurano una tabacchiera di oro massiccio con il nome di Mohammed Ali iscritto in diamanti, la dama di re Farouk in, anch'essa in oro e diamanti, e una favolosa corona di platino con oltre due mila diamanti.

Il palazzo è riccamente decorato da vetri istoriati con scene di vita francese del XVIII secolo e soffitti dipimi a tinte vivaci. Singolare la costruzione di uno dei corridoi, con una serie di finestre con vetri dipinti che vanno dal pavimento al soffitto e raffigurano un'allegra compagnia di cortigiani danzanti. Di particolare rilievo anche la toilette delle signore, con ninfe che fanno il bagno in uno scenario alpino, e quella dei signori, con pescatori e gabbiani.

Per arrivare al museo è comodo il tram, dal quale si scende alla fermata di Qasr es-Safa, accanto alla Facoltà di Belle Arti. Da lì è facile ritrovare la villa bianca attorniata da un alte mura di pietra.