La Grande Diga di Assuan

L’Egitto ha una fama storica per le sue dighe, la prima di cui ne abbiamo le tracce si ritiene sia stata realizzata verso il 2900 a.c. sul Nilo, vicino al Cairo, per raccogliere l’acqua distribuita a Menfi.

La diga di Assuan, che impegnava cinque volte le quantità di materiali utilizzati per la costruzione della Piramide di Cheope, ha servito egregiamente il fabbisogno energetico d’Egitto fino agli anni 50, quando il presidente Gamal Abn el-Nasser ha percepito che lo sviluppo del paese necessita una diga ancora più grande. Affrontando diversi problemi di finanziamento, Nasser ha deciso di nazionalizzare il canale di Suez per ottenere i fondi necessari alla costruzione della diga. In seguito alla Crisi di Suez fu fu l'Unione Sovietica a fornire la consulenza tecnica e i fondi per la costruzione, iniziata nel 1960 e terminata nel 1971, un anno dopo la il trapasso di Nasser.

Anche se non è la più grande del mondo, le dimensioni della Grande Diga di Assuan sono notevoli: è alta 3830 m e larga 980 m. Alla sua costruzione hanno partecipato oltre 35.000 persone, di cui purtroppo sono caduti durante il lavoro 451.

Oltre le dimensioni imponenti della diga, anche i suoi vantaggi portati alla comunità sono notevoli, caratterizzato nell’ampliamento dell’area coltivabile dell’Egitto con circa 30%. L’evaporazione dal Lago Nasser, il bacino artificiale creato dietro la diga, porta tuttora importanti precipitazioni in zone prima aride. L’energia elettrica fornita è stata raddoppiata e anche l’indotto turistico ha portato allo sviluppo della zona.

E’ evidente che la Grande Diga di Asswan è di importanza strategica per l’Egitto, pertanto il territorio è ben protetto da insediamenti militari. Tuttavia, la visita della diga è permessa ai turisti, che possono trovare fotografie e souvenir in un apposito padiglione all'estremità orientale della diga.

Oltre la diga stessa, un’altra attrazione turistica è il Tempio di Kalabsha, situato sulla riva occidentale del Lago Nasser. Il tempio, come quello di Philae, doveva essere spostato qui prima dell’inondazione del bacino del lago. Il tempio, risalente all’epoca dei Tolomei, era consacrato al dio nubiano Mandulis.