L'Oasi di Siwa

Spuntando dal nulla coi suoi verdi alberi che luccicano come un miraggio nel mezzo del deserto arido, Siwa e una macchia verde piena di frutti, isolata nel Deserto Occidentale, che si estende quasi fino alla Libia. Questa oasi fuori mano conta oltre 300 sorgenti di acqua dolce, che alimentano migliaia di palme da dattero e ulivi.

Tra essa e il Cairo vi e il nulla, ovvero 550 km di sabbia. Famosa nell'antichita per il suo oracolo, consultato anche da Alessandro Magno, l'oasi, che combina in modo affascinante quiete, bellezza e inaccessibilita e stata da allora ignorata.

Isolata nel corso della sua lunga storia da quanto accadeva lungo il Nilo, l'oasi si e sviluppata in modo autonomo rispetto al resto dell'Egitto. Gli abitanti di Siwa, per esempio, parlano il siwi, un dialetto berbero, che ricorda le loro origini di nomadi beduini.

Fino agli anni '80 il mezzo di trasporto più comune era il carro trainato da asini, ma la nuova strada asfaltata che collega l'oasi a Marsa Matruh ha portato con sé cambiamenti, rendendo l'oasi ormai parte integrante degli itinerari turistici e un numero crescente di hotel e ristoranti sta sorgendo.

Le rovine dell'antica città di fango di Shali sovrastano la piazza principale della Siwa moderna. Si tratta dell'insediamento originario dell'oasi, circondato da alte mura poste a protezione degli attacchi dei beduini. Ritenendo troppo pericoloso costruire fuori dalle mura, gli abitanti di Siwa preferirono edificare in altezza e alcune case contano 4 o 5 piani.

Nel 1926 una straordinaria pioggia ininterrotta per 3 giorni ha povocato notevoli danni alla città: l'elevato contenuto di sale del fango si sciolse facendo fondere le case e costringendo la popolazione a lasciare la cittadella. Le case sono state abbandonate nel 1926 dopo l'alluvione, ma si puo ancora esplorare il labirinto di vicoli. Vicino al centro di Siwa sorge la Casa di Siwa, che espone abiti, gioielli e artigianato tipici di Siwa.

A nord della città, la montagna dei Morti, o Jebel al- Mawta, pullula di tombe risalenti alla XXVI dinastia e all'era tolemaica.

Tempio dell'oracoloCirca 3 km a est di Siwa, il Tempio dell'oracolo, eretto tra il 663 e il 525 a.C, sorge su una roccia che fu un tempo il centro dell'antico insediamento di Aghunni. La fama dell'oracolo si diffuse e Alessandro Magno venne a consultarlo nel 332 a. C dopo aver liberato l'Egitto dal dominio persiano.