Il Serapeo

Il più insolito monumento di Saqqara è la misteriosa camera funeraria sotterranea dei tori sacri Api. Il Serapeo, o Serapeum, consiste in una serie di lunghi corridoi oscuri su cui si aprono camere laterali che custodivano 25 giganteschi sarcofagi di granito del peso di circa 70 tonnellate l'uno, contenenti le mummie dei tori sacri Api.

Considerati incarnazioni di Ptah, dio di Menfi, questi erano allevati dai sacerdoti e, dopo la morte, venivano sepolti con grandi cerimonie nelle gallerie sotterranee del Serapeo, scavate nella roccia, la cui costruzione fu iniziata da Amenofi II, e che rimasero in uso fino al 30 a.c.

A sud del complesso di Djoser, un cumulo informe è quanto rimane della Piramide di Unas, illustrata a sinistra, sepoltura dell'ultimo re della Quinta Dinastia. Al momento della scoperta, nel 1881, le pareti interne erano ricoperte di geroglifici: si tratta di testi funerari, noti come Testi delle Piramidi, che compaiono qui per la prima volta. Purtroppo, in ragione del degrado causato dai visitatori, la piramide è ora chiusa al pubblico. La rampa processionale che vi dà accesso è costeggiata da numerose tombe, molte delle quali sono solitamente aperte.