Le Catacombe di Kom el-Shuqafa
Il sottosuolo di Alessandria e crivellata da un vasto complesso di catacombe e cisterne, scoperte in modo fortunato nei primi anni del XX secolo, per via della scomparsa di un asino in una fossa improvvisamente apertasi nel terreno.
Situata a sud della colonna di Pompeo, il complesso di catacombe di Kom el-Shoqafa è la necropoli greco-romana più grande dell'Egitto. Arriva ad una profondità di oltre 30 m e si articola in tre livelli.
Per visitare le catacombe si scende su una scala avvolta intorno a un pozzo centrale nel quale venivano calati i corpi dei defunti. Questa immette alle tombe disposte sui tre livelli scavati nella roccia.
Sul primo livello si trova una sala rotonda centrale e una grande sala dei banchetti, il Triclinium, dove parenti e amici rendevano l'ultimo omaggio al defunto. Dalla notevole quantità di frammenti di vasellame ritrovata nel luogo deriva il nome arabo delle catacombe che significa "Collina dei cocci".
A est della rotonda c'è la Sala di Caracalla, un complesso funerario ancora più antico, dedicato a Nemesi, la dea dello sport. E' diventato accessibile dalla camera principale quando alcuni ladri di tombe irruppero buttando giù il muro.
Un'altra scala scende al sepolcro centrale, situato nel secondo livello. Questo è il fulcro del complesso, la cui singolare decorazione è frutto della fusione di varie credenze e iconografie funerarie.
Su ambo i lati dell'ingresso, sotto teste di Medusa, due serpenti giganti - che secondo la mitologia greca avevano lo scopo di trasformare in pietra gli eventuali saccheggia tori - reggono la doppia corona dell'Egitto. La decorazione dei sarcofaghi e i rilievi incisi nei pareti mostrano un misto di stile egizio, romano e greco: accanto all'ingresso è raffigurato Anubi, dio dei morti, il cui corpo massiccio è qui stretto in una corazza da legionario romano.