El-Minya
Situato a circa 240 km al sude del Cairo, Minya ha un'atmosfera rilassata che smentisce la sua fama di centro dell'opposizione fondamentalista islamica. 
E' una piacevole cittadina sul Nilo che presenta alcune raffinate costruzioni che documentano l'antica prosperità, quando era un fiorente centro dell'industria del cotone. Oggi e una città semi-industriale, ma vi si respira ancora l'atmosfera della campagna. Con le sue verdi piazze, i graziosi viali alberati e le maestose ville italiane costruite dai rnagnati dell'industria, Minya è un luogo gradevole per tranquille passeggiate. Costituisce un' eccellente base di partenza per visitare le aree archeologiche della zona.
La vita del piccolo centro urbano gravita intorno alla via Midan et-Tahrir, con vecchie dimore coloniali, costruite da un architetto italiano per i magnati locali del cotone nei primi anni del XX secolo, le quali, benché fatiscenti, conservano un notevole fascino.
Se Minya non offre molto da vedere, la regione circostante è invece molto ricca e poiché i mezzi di trasporto pubblici verso i siti archeologici sono limitati e lenti, è consigliabile noleggiare un taxi per la giornata. Sfortunatamente la presenza di militanti islamici nella campagna circostante e la scarsa sorveglianza della polizia tengono lontani i turisti.
Circa 5 km a sud da Minya, sulla sponda opposta del fiume, si estende l'immenso cimitero Zawiyet el-Mayyiteen, la "città dei Morti". Considerato il più vasto sepolereto al mondo, conta migliaia di mausolei.
Le catacombe di età faraonica risalenti al Medio Regno appartenevano a dignitari e governatori provinciali. Ci sono circa 40, ma soltanto 4 sono aperte al pubblico. Costruiti prima delle delle più celebri tombe della Valle dei Re a Tebe (Luxor), sono comunque affascinanti per i disegni delle loro pareti che illustrano delle scene con varie cerimonie.
La più antica delle quattro tombe è quella di Baqet, al sud del quale trova la Tomba di Kheti, figlio di Baqet. La più imponente delle quattro è la Tomba di Khnumhotep III.