Il Museo di Arte Islamica

Trascurato dalla massa dei turisti che affollano il Museo egizio, il Museo di arte islamica del Cairo è stato rinnovato nel 2004 e possiede alcuni pezzi di singolare bellezza risalenti ull'arte decorativa medievale rccuperati dalle case, dalle moschee e dai palazzi del Cairo islamico su iniziativa del kedivè Tawfiq.

Il Museo è un edificio in stile neo-islamico, forse più rappresentativo per il Cairo Islamico che non per il centro, tuttavia, la sua collocazione lo rende facilmente individuabile per chi visita il centro: sorge a soli 20 minuti a piedi a est di Midan et-Tahrir e, anche se sono pochi i turisti che lo includono nel loro programma di visita, ne vale veramente la pena a vederlo.

L'interpretazione di un precetto coranico che vietava di raffigurare Allah (Dio) portò i musulmani ad abolire la rappresentazione del corpo un'eccezionale raffinatezza nelle decorazioni floreali, geometriche ed epigrafiche, applicandone i motivi con vivace fantasia nella lavorazione dei più svariati supporti: legno, vetro, metallo, pietra, tessuto, ceramica, osso e carta, ampiamente rappresentati nel Museo.

Il nucleo della collezione è composta da frammenti rimossi da moschee e altri monumenti del Cairo e riuniti alla fine del XIX secolo, allo scopo di prevenirne la sottrazione da parte dei cercatori di tesori europei. Gli oggetti furono dapprima raccolti nella Moschea di El-Hakim, fino al 1902, quando un museo fu appositamente creato al piano terreno dell'allora edificio della Biblioteca Nazionale.

I gli oggetti più straordinari sono le grandi mashrabiyya, fatte da migliaia di singoli pezzetti di legno. Presenti ancora oggi in molti vecchi palazzi, servivano per riparare le stanze dal sole e far entrare allo stesso tempo una lieve brezza. Queste particolari tende consentivano poi alle donne di casa di osservare fuori senza essere viste.

Il museo ospita altri esempi di falegnameria creativa provenienti dalle moschee della città, tra cui enormi porte intarsiate in avorio, fregi intagliati e un raffinato pulpito del XlV secolo.

Le tre fontane ornamentali del museo sono un ottimo esempio di un'altra specialità dell'artigianato egiziano intarsi in pietra e marmo. Questi oggetti, risalenti al periodo mamelucco e ottomano, ornavano le sale di ricevimento delle case di ricchi mercanti. Di grande valore anche le lampade in vetro smaltato, che venivano appese con delle speciali catene ai soffitti delle moschee, decorate con lettere arabe stilizzate.

Altri oggetti della collezione del museo includono ceramiche turche e persiane, manoscritti e libri miniaiti e gli immancabili tappeti e arazzi.

Segue: Il Museo del Palazzo Abdin